Entri senza chiedere il permesso
di diventare grande, che poi grande non sei mai
Hai provato a grattar via il calcare
delle lacrime dagli occhi, ma la vita è dura e noi
come fossimo di latta, senza battiti di incanto
ansiosi di sembrare degli eroi,
siamo ciechi fantasiosi, immaginiamo il mondo
a nostra forma e fragilitÃ
Forse neanche il folle più distratto
potrebbe trovar senso a questa instabile ironia
Vita che ci svesti d'ogni morte,
fosse l'unica certezza, forse solo una teoria
Tutta vera e ancora nulla ed il reale ci comanda
se quel che non vediamo già ci stanca
e senza sosta e molto affanno resta terra arida e brulla
agli occhi di chi non ha visto mai
Ma, libero d’amore, ogni pensiero fende ciò che lo costringe,
fosse trucco di rancore o paura che respinge,
e vede nuovamente la novella
ed ode ancora il muto senso
che muove il cielo in terra ed ogni stella.
Sull'ottovolante siamo in tanti,
chi digerisce male e chi mangia fuoco e infanti
Questa smania di salvarci salda i nostri sguardi
e limita l'amore a circostanza.
Sai chi sei o anche tu accendi i fendinebbia,
per guardare in faccia chi ammaccare?
Scegli sempre come chi non ha il senso dell'altro
e vive solo e proprio non lo sa?
Ma, libera d'amore, ogni parola rompe ciò che la controlla,
fosse un senso inteso male o paura che non molla,
e questa vita gira ancora e stringe forte
e ancora un altro giro, e serra denti e porte,
ma trova lo spiraglio per scegliere di amare
per togliersi il bavaglio, tornando a immaginare
e vede nuovamente la novella
ed ode ancora il muto senso
che muove il cielo in terra ed ogni stella.